FIRENZE – Dopo un 2018 all’insegna della bassa crescita, le previsioni per il 2019 (+0,2%) e il 2020 (+0,6%) confermano il rallentamento dell’economia toscana: lo dice il Focus Ires sull’economia toscana presentato stamani presso la sede di Cgil Toscana a Firenze.
“I dati disegnano un quadro di ombre più che luci” spiega il presidente Ires Gianfranco Francese: le unità di lavoro sono previste in calo in tutti settori tranne che nelle costruzioni. Si prevedono in calo anche nei servizi, settore che negli anni passati aveva fatto da cassa di compensazione per gli altri.
Anche esportazioni e investimenti, pur sostenendo la tenuta dell’economia toscana, registrano saldi negativi nel 2018 rispetto al 2017: gli investimenti passano da +5,4% a +2,8% (-2,6%) e le esportazioni da +2,9% a +2,7% (-0,2%). Più significativo appare, invece, il saldo significativo nei consumi delle famiglie che cede l’1,3% passando da +1,8% a 0,5%. Una tendenza alla cautela nei consumi confermata anche per il 2019 e alimentata dai forti elementi di incertezza del contesto come testimonia anche l’ulteriore aumento dei depositi bancari.
“Molto dipende da dinamiche nazionali e internazionali – dice Claudio Guggiari della segreteria di Cgil Toscana – ma anche in Toscana abbiamo il dovere di provare a fare di più e meglio. Intanto bisogna continuare ad agire sulle infrastrutture materiali e digitali, rilanciare gli investimenti pubblici e privati, scommettere sulla formazione e su un turismo più diffuso e sostenibile, spingere per una maggiore dotazione strutturale delle nostre imprese”.