FIRENZE – In circa 300 alle esequie laiche di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso a marzo in Siria mentre combatteva al fianco dei curdi.
Sul sagrato della Basilica di San Miniato al Monte a Firenze si sono ritrovati non solo i parenti, la madre Annalisa, il padre Alessandro, ma anche tanti giovani che, come Orsetti, hanno deciso di lasciare l’Italia per dedicare la loro vita alla causa curda: presenti tra l’altro bandiere dell’Anpi e dell’Ypg, la milizia curda impegnata in Siria. Ai piedi del feretro, una sciarpa azzurra con la scritta “Rifredi”, il quartiere dove Orsetti, nome di battaglia “Tekoser”, è nato è vissuto.
Sono stati letti brani scritti da “Orso” quando era sui territori di conflitto, poesie, messaggi; “Lorenzo ha lottato per una causa scarificando la propria vita, un gesto che ha smosso tante coscienze” ha detto il padre; “ha lottato per un mondo più giusto” ha aggiunto la madre.
Per questo “la città ha voluto che Lorenzo riposasse accanto ai grandi fiorentini” ha detto la vicesindaca Cristina Giachi, il cimitero sui colli fiorentini che solo pochi giorni fa ha accolto Franco Zeffirelli. Alla cerimonia presente anche Padre Bernardo, priore di San Miniato.