MONTERONI D’ARBIA (SI) – Apre a tutti le sue porte con una grande la tenuta di Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia, il più importante bene sottratto alle mafie in Toscana.
A 11 anni dal sequestro ad un prestanome del boss corleonese Bernardo Provenzano, un bene che conta qualcosa come 700 ettari di terreni coltivati e una quindicina tra ville e coloniche, viene finalmente restituito alla cittadinanza per diventare centro di attività antimafia e centro agricolo gestito da Ente Terre Toscane. Riguardo il passaggio dei beni sequestrati alla mafie alla collettività, ha detto l‘assessore regionale alla legalità Vittorio Bugli, ma negli ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti. “Siamo arrivati a fare una cosa unica, è la prima volta che un’azienda viene incorporata da un’altra a guida pubblica”. >>> Ascolta
Domenica il 23 giugno prossimo è prevista una grande festa con la musica di Modena City Ramblers e Badabimbumband, il teatro di Straligut e gli interventi di due protagonisti in prima linea della battaglia alle mafie come la giornalista Federica Angeli, sotto scorta per le sue denunce contro il clan Spada ad Ostia, e l’imprenditore calabrese antiracket Antononino de Masi.
Dal 29 giugno 20 ragazzi parteciperanno al primo campo della legalità gestito da Arci Toscana a Suvignano (info e iscrizioni ancora aperte on line sul sito campidellalegalita.it). “L’auspicio ha detto il presidente Arci Toscana Gianluca Mengozzi – è che Suvignano diventi capitale dell’antimafia in Toscana”. >>> Ascolta