FIRENZE – “Sono stati cinque anni straordinari e ci aspettano cinque anni straordinari. Abbiamo lasciato la Lega a una distanza abissale”. Così ieri sera il Dario Nardella, festeggiando con i sostenitori in piazza Signoria la sua rielezione al primo turno, con un larghissimo 57% dei voti, 30 punti di distacco su Ubaldo Bocci, fermo sotto il 25%.
“A Firenze il Pd ha vinto perché ha saputo coniugare il buon governo, l’unità interna” la sua analisi: “Perché non ci siamo fatti influenzare né da padrini politici, né da correnti. E’ stata premiata la mia autonomia, la mia umiltà e la mia dedizione”. Il Pd a Firenze raggiunge il 43%, la Lega con il voto di lista non va oltre il 14%. E’ il maggior differenziale d’Italia. “I fiorentini – ha sottolineato Nardella – mi hanno dato un mandato inequivocabile per proseguire nel processo di trasformazione della città, e fare ancora di più di Firenze un vero e proprio modello politico-istituzionale”.
Grande delusione nel centrodestra. E se il candidato sindaco Ubaldo Bocci si dice “pronto a guidare l’opposizione” su di già piovono le critiche: di “candidato non adatto” parla esplicitamente Paolo Marcheschi di FdI. Magro anche il risultato del M5s, che con il 6,5% registrano un calo anche rispetto 5 anni fa.
Soddisfazione invece da parte di Antonella Bundu, terza candidata più votata con il 7%: “Abbiamo dimostrato che la sinistra in città è viva”.