PRATO – Clamorosa sentenza della Cassazione sulla vicenda del rogo alla ditta Teresa Moda di Prato, la fabbrica-alveare dove il 1° dicembre 2013 morirono sette operai cinesi, con l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna a carico dei due pratesi proprietari del capannone.
La suprema corte ha “cassato” la sentenza della terza sezione penale della Corte d’Appello di Firenze, che aveva condannato Giacomo e Massimo Pellegrini i a 4 anni di reclusione per il reato di omicidio colposo plurimo aggravato, assolvendoli invece da quello di incendio colposo, riducendo così la pena inflitta loro in primo grado (6 anni e 6 mesi).
Per gli ermellini, dunque, i due non hanno colpe rispetto a quanto accaduto, a differenza da quanto sostenuto dalla Procura di Prato, secondo cui i erano perfettamente a conoscenza che l’immobile non rispettava le norme di sicurezza e anti-infortunistiche quando fu affittato a una prestanome cinese. Gli operai morirono soffocati mentre cercavano scampo dalla fabbrica, ma tutte le vie di fuga erano ostruite.
I gestori effettivi dell’impresa, le sorelle Lin Youlan e Lin Youli, condannate rispettivamente in primo grado a 8 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi, ma si son sottratte alla pena rientrando in patria.