FIRENZE – Folla stamani all’Ex3 nel quartiere di Gavinana per l’inaugurazione al pubblico del centro che ospita il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte in memoria delle vittime italiane dei campi di sterminio nel 1979 dall’architetto Belgiojoso con il contributo di personalità come lo scrittore Primo Levi, il pittore Pupino Samonà, il regista Nelo Risi e il compositore Luigi Nono, a lungo collocata nel Block 21 dell’ex lager. “Una giornata eccezionale, ringrazio Firenze e la Toscana uniche ad aver dato la disponibilità ad accogliere il Memoriale” ha detto Dario Venegoni presidente nazionale dell’Aned, l’Associazione degli ex deportati nei campi, proprietaria dell’opera: “Spero – ha aggiunto – che possa raddrizzare il dibattito culturale nel paese e chiarire le responsabilità” sulla tragedia dei campi di sterminio.
La monumentale opera (3.600 mq) è costituita da una grande spirale che tra immagini e suoni conduce il visitatore nell’abisso delle persecuzioni politiche e razziali dei regimi nazifascisti, l’orrore dello sterminio di massa, la guerra e la rinascita post-bellica, nel 2014 è stata sfrattata dalle autorità polacche, ed è stata “salvata” grazie al concorso anche economico di numerose istituzioni toscane – Regione Toscana, Comune Firenze, Fondazione Cr Firenze, tra gli altri – che hanno provveduto a recuperarla, restaurararla e (sfumata l’ipotesi del Museo Pecci) trovarle una collocazione negli spazi dell’Ex3, riadattati per l’occasione e con una nuova funzione. “Qui – ha detto Ugo Caffaz, rapresentante della comunità ebraica e ideatore del Treno della Memoria – sono ricordate tutte le vittime dello stermino, ed è un unicum”
All’interno dell’ex centro per l’arte contemporanea, il Memoriale sarà il fulcro del nuovo Museo della deportazione di Firenze, che con il suo percorso espositivo-didattico e il suo archivio, assieme al Museo già da anni attivo Prato, costituirà un importato punto di riferimento per le iniziative rivolte alle scuole per mantenere viva la memoria storica sulla Shoah e la soluzione finale.
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“La Regione Toscana ha voluto che il Memoriale italiano di Auschwitz venisse nuovamente allestito a Firenze e lo ha reso possibile con oltre due milioni e mezzo di investimento” esulta oggi il governatore Enrico Rossi, che annuncia: “Abbiamo deciso di offrire a tutti i ragazzi di tutte le quinte classi delle scuole superiori della Toscana la possibilità di visitarlo, perché nessuno possa dimenticare o dire di non sapere cosa sia stato il fascismo e il nazismo”. “Questo Memoriale – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – serve per ricordare sempre cosa sono stati i campi di sterminio dei nazisti” e “serve perché i giovani sappiano che cosa porta con sé la guerra” cioè “sterminio, discriminazione, violenza”.