ROMA – Si è chiusa come previsto, con un mancato accordo, l’attesa riunione della Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto dare il via libera al trasferimento del relitto della Concordia a Genova, per il successivo smaltimento. A votare contro, come largamente annunciato, sono stati il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras. Sarà dunque il Consiglio dei Ministri a prendere una decisione finale entro 7 giorni da oggi.
La data indicata come più probabile è quella del 30 giugno, anche i base alle scadenze indicate dai tecnici: l’8 luglio finirà il lavoro di allestimento dei cassoni, il 12 e il 13 inizierà l’operazione di rigalleggiamento e il 20 luglio la nave potrà essere mossa, tempo permettendo.
Così Rossi ha spiegato la sua decisione: “Ho dichiarato la mia disponibilità a favore dell’ipotesi Genova a condizione che il 20 luglio, un giorno prima del rigalleggiamento della Costa Concordia, la conferenza dei servizi facesse un sopralluogo per verificare se il porto di Piombino sarebbe stato pronto a settembre, ma neanche questa subordinata è stata presa in considerazione”. “Ora – ha detto Rossi – deciderà il consiglio dei ministri e mi auguro che in quella occasione la mia subordinata venga considerata”.
“Quanto è successo è gravissimo, si vuole rischiare cinque volte di più nel trasporto del relitto verso Genova, quando Piombino è a un giorno di navigazione”, ha dichiarato Rossi. “L’unico progetto preso in considerazione è stato quello di Costa: non vogliono subordinate di sorta. Ma – ha aggiunto – mi domando se il principio di precauzione della legislazione europea in base al quale si chiudono aziende anche nella nostra regione, non debba essere adottato in una occasione come quella del trasporto del relitto della Concordia”.
Secco il commento del governatore della Liguria, Claudio Burlando: “Se il porto di Piombino fosse stato pronto ad accogliere la Concordia la Liguria e Genova sarebbero state zitte, non si sarebbero fatte avanti”.
Cerca di smorzare le polemiche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “Oggi è stato raggiunto un risultato importante per il Paese: la Concordia verrà smaltita in Italia. Un obiettivo al quale ho lavorato fin dall’inizio”, ha detto Galletti,m assicurando che il governo deciderà in base a “prescrizioni rigorose per assicurare il massimo livello di tutela ambientale in tutte le operazioni”. Ora, ha aggiunto, ”la decisione passa al Consiglio dei ministri, faremo presto e bene”.