FIRENZE – Canzoni partigiane, bandiere rosse e fazzoletti tricolori dell’Anpi. Una folla di un centinaio di persone si è radunata stamani presso il campo dell’Audace Legnaia in via del Pollaiuolo a Firenze per la scopertura del grande murale dedicato alla memoria della Resistenza e del partigiano “Pillo”, al secolo Silvano Sarti, storico presidente Anpi Firenze scomparso a gennaio scorso, sempre presente alle celebrazioni ufficiali e attivissimo nel divulgare le storie e i valori della resistenza in particolare ai giovani.
L’opera, realizzata dallo street artist DesX, è stata voluta dal Comune e Quartiere 4, raffigura il volto di Sarti sullo sfondo di un bosco in cui due partigiani, un uomo e una donna, portano una bandiera rossa. Nel corso della breve cerimonia sono state fatte ascoltare le parole di Sarti mentre canticchia una vecchia canzone partigiana, che poi è stata musicata ed eseguita dal Coro Novecento. >>> Ascolta
La breve cerimonia di oggi apre idealmente le celebrazioni del 25 aprile a Firenze, che rimangono al centro della polemica politica dopo le dichiarazioni del candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci, che ha annunciato che non sarà alle celebrazioni in piazza Signoria per presenziare ad un non meglio precisato pranzo con i bisognosi in una parrocchia della periferia.
Sulle celebrazioni 25 aprile Bocci mostra di non voler recedere, nonostante venga nei fatti “scaricato” dal segretario fiorentino leghista Federico Bussolin ad esponenti di Forza Italia, che annunciano la loro presenza domani in piazza Signoria, Bocci ribadisce ancora oggi la sua opinione sul 25 aprile: “Una manifestazione che doveva essere realmente condivisa, dove il tricolore deve essere l’unica bandiera presente nella piazza, purtroppo è diventata una manifestazione di parte” ribadisce anche oggi”. E così, rimane in compagnia solo di Casapound e Fratelli d’Italia, con l’assurdo omaggio ai franchi tiratori repubblichini sepolti a Trespiano .
La replica del sindaco ricandidato Nardella arriva da Lagnaia: “Siamo qua per urlare una sola parola: libertà. Una parola che non può essere strumentalizzata da nessuno per la campagna elettorale. Un valore talmente profondo e alto che donne uomini a Firenze e in tutta Italia hanno perso la vita per conquistarla noi dobbiamo custodirlo. Il 25 aprile è patrimonio di tutti: se non ricordiamo da dove veniamo non possiamo costruire alcun futuro. Io domani sarò in piazza con il tricolore e spero che verranno tutti i candidati”. >>> Ascolta
Eppure Bocci non recede: Ma nel frattempo a ma viene scaricato da alleati e compagni di partito,