FIRENZE – Difendere il 25 aprile. Dopo le dichiarazioni del candidato delle destre Ubaldo Bocci, che ha annunciato di disertare le celebrazioni ufficiali perché si tratterebbe di una festa “ideologizzata”, la città democratica, resistente e antifascista si prepara a scendere in piazza per la Liberazione dal nazifascismo.
Le celebrazioni ufficiali prevedono come da tradizione il corteo da piazza dell’Unità fino a Palazzo Vecchio; l’Arci Firenze organizza “Passi liberi”, una passeggiata di 10 km sui luoghi della resistenza, che partirà alle 8 da Ponte a Ema, passerà dalle colline a sud di Firenze per arrivare in Oltrarno fino in piazza Poggi si terra il consueto pranzo antifascista organizzato da Anpi e Url San Niccolò; nel pomeriggio sempre sulla riva sinistra dell’Arno, altro tradizionale appuntamento con il corteo e il concerto in piazza Santo Spirito organizzato da Firenze Antifascista, Cpa e Anpi Oltrarno.
Dopo le veementi reazioni della Firenze antifascista da parte di Anpi, Arci, Cgil, Fiom ma anche dei rappresentanti delle istituzioni regionali la sinistra cittadina, del Pd, e dei partiti di sinistra, ieri Bocci correggeva il tiro: “Preferisco stare con la testa nel 2019 e nei problemi del 2019, piuttosto che imprigionato nel Novecento” ma veniva scaricato perfino da Susanna Ceccardi: “A Cascina la Liberazione la festeggiamo come sempre, niente contro la ricorrenza anche se io non so se ci sarò” mentre sul fronte pentastellato il candidato sindaco M5s Roberto De Blasi aveva preferito dichiarare: “Io alle celebrazioni del 25 aprile ci sarò”.
“Ne parliamo il 25 aprile” aveva tagliato corto Dario Nardella per poi lanciare una stoccata a Bocci e la Lega: “E’ la stessa forza politica il cui candidato sindaco a Pontedera si vantava di avere una famiglia senza gay, o che a Prato non voleva le piste ciclabili perché le avrebbero usate gli immigrati”.