FIRENZE – Un concorso di scrittura teatrale riservato ai detenuti di quattro case circondariali toscane, Grosseto, Massa Marittima, Porto Azzurro e Siena, per uscire dai confini del carcere e sensibilizzare l’opinione pubblica. È la prima edizione di ‘Scrittura scenica. Drammaturgia teatrale da quattro carceri’ il progetto organizzato dall’associazione Sobborghi, insieme a Regione Toscana e Società italiana degli autori ed editori (Siae).
Al migliore tra questi testi, intitolato, ‘Questa tazzina di caffé’, scritto dai detenuti della casa circondariale di Siena e scelto da una giuria di esperti, è andato un premio di 1.000 euro. Il copione verrà messo in scena in carcere e nei teatri del territorio.
Come ha spiegato l’ideatore, il regista Altero Borghi dell’associazione Sobborghi, “nelle carceri abbiamo fatto laboratori in cui i detenuti hanno scritto le loro storie ed emozioni; da qui sono nati i testi che ora saranno stampati e verranno portati in scena dagli stessi autori nei rispettivi penitenziari. Vorremmo rendere biennale questo appuntamento e magari estenderlo ad altre regioni”.
“E’ un valore importantissimo aver costruito un progetto che coinvolge vari istituti – ha commentato la vicepresidente della Regione Monica Barni – e che rientra appieno nelle linee della Regione per lo spettacolo. Lavorare coi detenuti anche nel percorso creativo è elemento fondamentale per il ruolo educativo che il carcere deve avere. Stiamo costruendo un dialogo importante anche con le autorità dell’amministrazione penitenziaria, per il riconoscimento fondamentale delle attività culturali nelle carceri per l’educazione”.