FIRENZE – Uno “stop politico” alla realizzazione di Case Passerini, con “lo stralcio dell’inceneritore di Firenze dalla programmazione regionale e di ambito”, dopo che la Regione Toscana ha decretato lo stop amministrativo al progetto di realizzazione dell’impianto nella Piana fiorentina.
Lo chiedono Mamme no inceneritore, Wwf, Italia nostra e Forum Ambientalista prendendo le mosse dal diniego apposto dalla Regione all’istanza di rinnovo parziale dell’autorizzazione ambientale ripresentata da Qthermo.
Il progetto, ha osservato la Regione, non contiene tempi e modi certi per le opere di mitigazione. Da parte sua Qthermo invece chiede il risarcimento dei 12 milioni di euro già spesi per l’acquisto de terreni, della progettazione e dei fidi. “Non è nostra competenza, l’autorizzazione era contenuta nel piano di ambito elaborato dall’allora Provincia” la replica dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni.
A chiedere una presa di posizione politica è anche Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, tra gli enti che hanno fatto il ricorso alla giustizia amministrativa che ha bloccato l’impianto: “L’inceneritore di Firenze deve uscire dal Piano regionale dei rifiuti e dal Piano di ambito di Ato Toscana centro. E’ stato perso fin troppo tempo, la giunta Rossi presenti al più presto il nuovo piano rifiuti incentrato su economia circolare, riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata “spinta”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Lorenzo Falchi