FIRENZE – Crisi e credit crunch, ma anche prospettive e speranze che l”Italia possa superare il suo esame di maturità – lo stesso che stamani affrontano 4690 mila studenti in tutta Italia. Di questo ha parlato stamani il premier Matteo Renzi, oggi a Firenze per l’inaugurazione dell’86/a edizione di Pitti Uomo. Dopo una breve visita fuoriprogramma agli stand allestiti alla Fortezza, Renzi ha raggiunto Palazzo Vecchio, dove si è svolta la cerimonia inaugurale.
“La crisi non è finita ma può essere vinta” ha detto, poi ha aggiunto: “Il settore della moda possa diventare sempre di più centrale”. Quindi un invito alle banche: “Dopo l’innovazione portata da Mario Draghi e dal board della Bce non ci sono più alibi per non dare credito alle imprese”. Infine un pensiero per gli studenti impegnati nell’esame di stato che diventa riflessione generale: Magari oggi non ci ricordiamo come sia andato il compito – ha detto – ma ci ricordiamo l’insieme delle emozioni” ha detto Renzi, aggiungendo: “Per un nuovo racconto del Paese dobbiamo essere capaci di raccontare emozioni”.
Sul fronte della promozione delle produzioni italiane e della lotta alla contraffazione – tema tanto caro al comparto oda, è intervenuto il viceministro allo sviluppo economico, Carlo Calenda – “Stiamo lavorando sottotraccia con la Germania per trovare un compromesso” sulla questione del “made in” che “al momento appare estremamente complesso: speriamo di raggiungerlo”.