FIRENZE – Le istituzioni supportino il lavoro del commissario governativo della cooperativa agricola Il Forteto, Jacopo Marzetti, nominato dal Mise. A chiederlo in una nota diffusa al termine dell’incontro da loro avuto ieri con lo stesso commissario, è l’Associazione delle vittime del Forteto, la comunità fondata dal ‘guru’ Rodolfo Fiesoli, finita al centro di un processo per maltrattamenti e violenza sessuale con la condanna dello stesso Fiesoli (il Profeta) e dei suoi più stretti collaboratori.
“Abbiamo apprezzato e condiviso il lavoro che sta svolgendo il commissario e invitiamo le istituzioni “a rispondere con sollecitudine alle sue richieste” afferma Sergio Pietracito, presidente dell’associazione, stamani ai microfoni di Novaradio. “In particolare – aggiunge – chiediamo che venga sciolta senza ulteriori ritardi l’associazione setta il Forteto e che tutto il compendio immobiliare non pertinente all’industria casearia, che riconosciamo essere importante per il territorio, diventi patrimonio delle vittime”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Sergio Pietracito, presidente dell’associazione vittime del Forteto
Tra le richieste dell’Associazione, anche l’accertamento delle numerose irregolarità riguardanti il trattamento dei lavoratori e la gestione societaria e contabile, tra cui Pietracito ricorda “assegni di disoccupazione riscossi e non dovuti” e casi di “evasione contributiva”.
Infine le vittime di Fiesoli chiedono che gli appartenenti alla setta e i loro fiancheggiatori siano presto allontanati dagli immobili di proprietà della cooperativa, dove continuano tranquillamente a vivere – concludono insieme con il Profeta Fiesoli, che probabilmente si è ristabilito al Forteto non essendoci misure in atto che glielo possano impedire”.