FIRENZE – Migliorano le condizioni della giovane ricoverata all’ospedale fiorentino di Careggi per una forma di meningite da meningococco di tipo B. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie, sta rispondendo positivamente alle terapie ed è considerata fuori pericolo di vita, sebbene per il momento la prognosi resti riservata.
Intanto va avanti l’indagine epidemiologica della Asl per ricostruire i contatti stretti con la ragazza da sottoporre a profilassi antibiotica: la giovane, che ha accusato sabato scorso i sintomi della malattia e da domenica è ricoverata a Careggi, lavora in un centro di telefonia Tim della zona Novoli, ma tra venerdì e sabato ha frequentato piscina-centro benessere Hidron di Campi Bisenzio e i locali del circolo Mcl Il Gorinello a San Piero a Ponti.
Nelle ore immediatamente successive al ricovero della ragazza, la notizia si è rapidamente diffusa tra amici e conoscenti, ma anche sui social network, con messaggi che invitavano i frequentatori dei due locali a rivolgersi ai medici per la profilassi. E così nel giro di poche ora, domenica notte, i presidi di guardia medica dei gran parte della piana fiorentina si sono affollati di decine di persone preoccupate, a chiedere di farsi prescrivere d’urgenza gli antibiotici. In molti casi però, le persone rivoltesi al medici non avevano avuto contatti con la giovane tali da dover ricorrere alla profilassi.
A chiarire la situazione, è arrivato lunedì un comunicato della Asl : a doversi sottoporre alla profilassi son soltanto coloro che hanno avuto contatti stretti e prolungati con la giovane nelle ultime 2 settimane: famigliari, partner, colleghi di lavoro e tutti coloro che si sono trovati a distanza ravvicinata con la ragazza per un periodo di almeno 8 ore. Dopo l’Asl, anche il Comune di Campi Bisenzio ha emesso una nota per spiegare che nelle due strutture non si corre alcun rischio. E la Hidron, a sua volta, ha pubblicato due post su Facebook per allontanare i timori tra i propri clienti.
Ulteriore confusione è stata generata dalla notizia, poi rivelatasi inesatta, che la ragazza avrebbe contratto una infezione da meningococco C pur essendo stata vaccinata nel 2016: in realtà a infettare la giovane è stato il menigococco di tipo B, mentre la ragazza si era sottoposta al vaccino quadrivalente che protegge dai cappi A, C, W e Y.