PRATO – Non solo pittore, scultore, scienziato: Leonardo da Vinci è stato anche un formidabile progettista di macchine di ogni genere. Alle macchine e agli strumenti per il settore tessile – utili alla produzione di tessuti e filati che era una delle attività economiche strategiche a fine 400-inizio 500 – è dedicata la mostra ‘Leonardo da Vinci, l’ingegno, il tessuto’ in programma dal 16 dicembre (fino al 26 maggio 2019) al Museo del Tessuto di Prato, inserita nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista.
Attraverso ricostruzioni 3d, apparati multimediali e modelli in scala, la mostra vuole essere un’occasione per valorizzare l’importanza dell’ingegneria meccanica applicata all’industria tessile, elemento che la collega alla vocazione meccanotessile italiana e più in particolare alla storia del distretto pratese. Tra i pezzi esposti ci sono i modelli storici in legno e metallo (concessi in prestito dal Museo nazionale Scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano), tra cui dispositivi per la ritorcitura e binatura del filato di seta dotati di meccanismi di arresto; un maglio battiloro per la produzione di lamine da sbalzo che trovavano applicazione nell’oreficeria, nel settore del ricamo e del tessuto; un telaio meccanico – tra le macchine più complesse da lui concepite – sviluppato dagli esemplari manuali ma dotato di navetta lanciata in automatico, meccanismo che sarà riproposto poi solo in epoca preindustriale. Anche il processo di rifinizione del panno di lana diventa oggetto d’interesse da parte di Leonardo, con i progetti di una macchina garzatrice (visibile in mostra) e di una cimatrice.