PISTOIA – In Toscana “finora ci sono state cose buone e criticità da affrontare e “arebbe necessario un confronto tra le istituzioni regionali e le associazioni sindacali per individuare le priorità da affrontare” per “segnare in positivo questo ultimo scorcio di legislatura regionale. E’ una sorta di patto di fine legislatura quello che ha proposto al governatore toscano Enrico Rossi la segretaria uscente della Cgil Toscana Dalida Angelini stamani nella sua relazione introduttiva all’11/o congresso regionale in corso fino a domani davanti ad oltre 350 delegati da tutta la Toscana riuniti alla Cattedrale ex Breda di Pistoia.
Nel suo intervento, Angelini ha posto l’accento sull’impegno nella difesa dell’occupazione e sull’importanza della mobilitazione dei lavoratori nelle numerose vertenze toscane. Centrale il nodo delle infrastrutture per lo sviluppo, ed in particolare il tema della nuova pista dell’aeroporto di Firenze, che ha evidenziato contrasti – non diversamente da quanto avvenuto nei principali schieramenti – anche all’interno del sindacato toscano.
A questo riguardo, Angelini ha ribadito le forti perplessità che la dirigenza regionale al progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola contenuta nel masterplan che approderà a breve nella Conferenza dei servizi: “La Toscana- deve investire in infrastrutture l’integrazione intermodale e il trasporto su rotaia dovrebbero essere rafforzati” ha detto Angelini, che riguardo il tema Peretola ha aggiunto: “Riteniamo necessari la qualificazione, la messa in sicurezza e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato apre criticità. Mentre, infatti, ci è chiaro che l’investimento sul ferro rafforza un’idea di sviluppo sostenibile dell’economia e dei flussi di merci e di persone, non ci pare che altrettanto si possa dire di questo progetto di nuovo aeroporto“.
Ribadite anche le critiche sulla riforma della sanità delle 3 macro-Asl voluta dalla giunta Rossi: “Il modello per acuzie, intensità di cure e degenze più brevi, mostra tutti i suoi limiti in rapporto ad una sanità territoriale poco omogenea, ma soprattutto insufficiente nel realizzare in modo pieno la presa in carico dei cittadini. La riforma regionale è, per gli atti della stessa Regione, sicuramente in una fase di rielaborazione”. “La Piattaforma unitaria costruita insieme a CISL e UIL Toscane nel 2016 continua ad essere la bussola per la nostra iniziativa di verifica concreta sul campo” ha conclusi Angelini, ribadendo infine la necessità di una strenua difesa della legge 194 sull’aborto e la sua applicazione anche in Toscana, dove in molti presidi mancano i medici non obiettori