Pisa – Non c’erano le condizioni per dichiarare lo stato d’emergenza nazionale per l’incendio che a settembre scorso ha distrutto 1300 ettari di boschi sul del Monte Serra perché “gli eventi non hanno coinvolto in modo significativo le strutture e solo lambito i principali centri abitati”. Così la Protezione civile nazionale spiega il no alla richiesta che era partita da Regione Toscana, specificando che le capacità operative e finanziarie degli enti coinvolti sono stati ritenuti adeguate a fronteggiare la situazione, e aggiungendo che la decisione è in linea simili casi di incendio nei mesi scorsi.
“Motivazioni inaccettabili” la replica a stretto giro del sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti stamani ai microfoni di Novaradio: “Non si può fare una classifica tra disgrazie. I fondi richiesti, stimati in circa 1,5 milioni di euro, servivano per i danni ai privati” ha detto, lanciando poi la stoccata al governo e al dipartimento delle protezione civile: “Come lo spieghi alle 12 famiglie che hanno perso la casa distrutta dalla fiamme? Dovevano esserci i morti per avere lo stato di emergenza?”
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