FIRENZE – Mentre i venti di guerra non cessano di soffiare in Siria e si prepara l’offensiva all’ultima sacca di resistenza islamista a Idlib, l’area del nord Siria liberato dai curdi, il Rojava, cerca faticosamente la sua strada per la rinascita e la democrazia, benché sotto costante minaccia degli attacchi del regime siriano e l’aggressione turca che da mesi già occupa l’area di Afrin.
In questo contesto inizia a a dare i suoi primi frutti il progetto “Av, Jiyan, Azadi – Acqua Vita Libertà”, attivato da Arci Firenze a Kobane, la città simbolo della resistenza curda allo stato islamico, con Water Right Foundation, in partenariato con UIKI Onlus, Cantone di Kobane, Comune di Barberino Val d’Elsa e Comune di San Casciano in Val di Pesa.
>>> Ascolta l’intervista a Manfredi Lo Sauro, responsabile cooperazione internazionale Arci Firenze
Da gennaio scorso, data d’inizio del progetto – il cui scopo è la realizzazione di sistemi idrici per favorire la ripresa dell’agricoltura e l’autonomia idrica (e quindi anche economica) della popolazione – sono state riparare tre pompe idriche che hanno permesso di garantire l’acqua in due villaggi, per un totale di oltre 12 mila persone.
Per fare il punto del progetto e più in generale permettere di incontro parlare della situazione attuale nel Rojavà e della lotta del popolo curdo nel nord della Siria Arci Firenze organizza mercoledì prossimo, 31 ottobre, al Circolo Arci Il Girone un momento di incontro con i responsabili sul campo del progetto (dalle 18), seguito da una cena di finanziamento. (per la cena è necessaria la prenotazione al circolo, tel. 055 691425 ).
“Sentiamo il dovere – ha spiegato il presidente Arci Firenze, Jacopo Forconi – di promuovere l’impegno internazionale del nostro Comitato perché il lavoro da fare è ancora tanto e riteniamo convintamente che attraverso la cooperazione e la solidarietà si possano davvero gettare le basi per costruire un mondo migliore”.