TOSCANA – Il settore delle costruzioni in Toscana ha perso dal 2011 al 2017 il 40,5% degli addetti, passati da 48.619 a 28.907: nello stesso periodo, lamenta la Fillea Cgil Toscana che ha presentato i dati al suo congresso regionale, il 27,2% delle imprese è scomparso (da 10.339 a 7.526, di cui mille negli ultimi tre anni) e il monte salari denunciato è sceso del 20,1% (da 242.665.680 a 193.689.658 euro).
Dal 2008 al 2016 la variazione percentuale del valore aggiunto è stata superiore al 38%. Si tratta, secondo la segretaria della Fillea Cgil Toscana Giulia Bartoli, di “una strage di impatto sociale pesante e allo stesso tempo silenziosa. E’ diventata una giungla l’edilizia, in particolare nel subappalto i cui limiti sono sempre più aggirati.
E tale considerazione è sostanziata dai dati dell’Ispettorato nazionale del Lavoro: nel 2017, su 34.586 aziende edili ispezionate, il 64,44% delle imprese è risultato irregolare”. Per il rilancio, afferma Bartoli, bisogna investire in infrastrutture, manutenzioni, rigenerazione di edifici esistenti, per “cavalcare quei timidi segnali di ripresa che si intravedono e che non vanno fatti scemare”.(