FIRENZE – “La situazione politica che viviamo ci preoccupa, si sta tornando all’idea di un paese in cui non c’è capacità di stare insieme ma la paura verso l’altro, di vedere l’altro come nemico”. E’ un quadro allarmante quello che ai microfoni di Novaradio disegna la nuova presidentessa dell’Anpi Firenze, Vania Bagni – una vita nell’Anpi, che l’ha portata a ricoprire anche la vicepresidenza nazionale dell’associazione. Dopo Mila Pieralli, è la seconda donna a ricoprire quest’incarico e la prima non partigiana.
A preoccupare Bagni è il clima politico e il vento razzista che, complice la propaganda nati-immigrazione leghista e le provocazioni xenofobe dell’estrema destra, da mesi soffia sul nostro paese. “Quando sento le dichiarazioni della leghista pratese su richiedenti asilo e piste ciclabili, penso si sia perso del tutto il buon senso” dice, spiegando che ciò che parte dall’immigrazione coinvolge più in generale lo stato di salute del paese. “Si fa leva su un atteggiamento di indifferenza, smarrimento e solitudine di fronte a quel che ci sta accadendo intorno, si sta smarrendo anche il lavoro fatto sulla questione ambientale, o sulla critica al modello economico. Si sta perdendo un pezzo importante dell’esperienza politica, cultura e sociale, e delle lotte del secolo passato. ”
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Non a caso dunque tra le priorità individuate dell’azione dell’Anpi Firenze passa dalla lotta al razzismo, a partire dalla difesa del modello Riace dagli attacchi giudiziari e politici: “A Riace si è concretizzata la possibilità evidente che si può fare un accoglienza giusta che rispetta diritti delle persone. L’attacco a questo modello significa che stanno succedendo delle cose pericolosr, che si sta diffondendo a macchia d’olio una strumentalizzazione continua dell’immigrazione per altri fini”.
Non a caso, dunque, tra le iniziative previste per il lanci0 della campagna di tesseramento dell’Anpi, il 17 e 18 novembre prossimo, ci sarà la proiezione del documentario di Wim Wenders “Il Volo”, proprio sulla esperienza del modello di accoglienza dei migranti a Riace.