FIRENZE – “Il congresso è finito, lavoriamo insieme, lavoriamo per l’unità, per ricostruire un partito che dopo le ultime elezioni è quanto meno un po’ ammaccato”. Parla di unità e riconciliazione alla sua prima uscita ufficiale Simona Bonafé, prima donna ad essere eletta segretario del Pd Toscana. Ufficiali sono anche i dati della sua vittoria: 28.000 e rotti, pari al 63% dei quasi 46.000 voti espressi nelle primarie di domenica.
Il dato della partecipazione è particolarmente importante, ha detto Bonafé, se si paragona ai 39.000 clic in tutta Italia delle parlamentarie dei Cinquestelle, e gli 8.000 partecipanti in tutta Italia alle primarie leghiste.
“Questa grande partecipazione – ha dichiarato Bonafé dice la segretaria da sempre vicina a Matteo Renzi – è un’iniezione di fiducia in vista delle amministrative in 188 Comuni in programma a primavera, tra i quali Firenze, Prato e Livorno”. “Ora dobbiamo dare risposte di sinistra a quegli elettori che forse hanno votato M5S o Lega perché delusi dalla mancanza di risposte” ha detto la neosegretaria, spiegando di voler allargare il dialogo a tutte le componneti e alla società, in particolare la realtà dell’associazionismo e del terzo settore: “Il nostro nemico non è dentro di noi, ma son il M5S e la Lega” >>> Ascolta
Una interlocuzione che è di fatto una necessità, dato che Bonafè che comunque dovrà vedersela con la minoranza guidata dagli orlandiani di Valerio Fabiano, che ha ottenuto quasi il 36,77%. “Dialogo e apartura? Bene – risponde Fabiani – se ci sarà una discontinutà di metodo rispetto alla dirigenza passata noi siamo pronti a collaborare” >>> Ascolta