PISTOIA – ‘L’incidenza delle agromafie nell’economia nazionale e’ calcolata, sicuramente per difetto, intorno ai 22 miliardi di euro l’anno’. Parola dell’ex magistrato Giancarlo Caselli, oggi a Pistoia per il convegno ‘Agromafie e tutela del territorio. Il bello della legalita”.
La stima riguarda l’anno scorso, in attesa della pubblicazione del 6/o Rapporto sulle
agromafie di Coldiretti e Eurispes: il trend degli ultimi anni vede un incremento ogni anno del 10 per cento. “Non ci sono zone franche” ha ammonito detto Caselli, spiegando anzi che “sono soprattutto le zone ricche, paradossalmente, che devono temere un po’ di più.
Secondo l’ex magistrato per contrastare le agromafie la prima da fare è una normativa al passo coi tempi: “Abbiamo una legge che è vecchia come il cucco, ancora ferma a quando il problema era l’oste che mescolava l’acqua col vino” mentre oggi “non funziona, anzi apre delle fenditure, presenta delle falle enormi, delle voragini, attraverso le quali si può infilare di tutto, compresa la mafia”.