ISTANBUL Il Consolato generale d’Italia a Istanbul, in stretto raccordo con la Farnesina, segue da vicino e con la massima attenzione il caso del connazionale Gianfranco Castellotti, in stato di fermo in Turchia, mantenendosi in contatto con i familiari e le autorità locali.
L’uomo, 54 anni, residente Massa, veterinario e attivista dell’Anti-imperialist Front Italia, si trovava ieri nel centro centro culturale Idil a Okmeydane, quando la polizia turca ha fatto irruzione nel locale traendolo in stato di fermo assieme ad altre 11 persone.
La Farnesina rende noto che funzionari del Consolato hanno incontrato il connazionale verificandone le buone condizioni di salute: si trova al momento trattenuto in stato di fermo nella caserma del quartiere di Ferikoy a Istanbul., e dovrebbe essere espulso dalla Turchia entro un paio di giorni, con divieto di rientro nel Paese, fa sapere all’Ansa il suo avvocato turco, Ezgi Cakir.
Castellotti era arrivato ad Istanbul per seguire come osservatore il processo a carico dei Grup Yorum, gruppo musicale turco accusato di terrorismo per le sue aperte critiche contro il governo di Erdogan.