TOSCANA – A pochi giorni dalle primarie aperte per l’elezione del nuovo segretario regionale Pd, è rottura definitiva tra i renziani toscani.
Gli ortodossi vicini a Luca Lotti e Monia Monni che sostengono l’eurodeputata Simona Bonafé e i “renziani critici” che si sono coagulati attorno a Federico Gelli – che su richiesta dello stesso Renzi aveva deciso di non “scendere in campo” in prima persona – non sono riusciti a comporre il quadro. Non solo la richiesta dei gelliani di presentare una propria lista a sostegno di Bonafé è stata rigettata, ma non si è riusciti neppure a trovare un accordo sulla composizione delle liste.
Ed è qua che sono volati gli stracci. “Ci hanno proposto il 13% dei posti, un’umiliazione: non potevamo che dire no» raccontano alcuni sostenitori di Gelli. «Non è vero – la replica dei lottiani – eravamo pronti a dare loro il 25% dei posti e due capilista, la verità è che volevano rompere fin da subito”.
E così alla sfida del voto con il candidato sfidante Vaklerio Fabiani, Bonafé arriva senza il sostegno – e forse perfino l’opposizione – di una componente importante del partito, che sicuramente farà sentire il proprio peso in vista del congresso nazionale. a tutto scapito di un partito in cui gli appellti lanciati dal palco di Roma solo due giorni fa sembrano lontani anni luce.