LIVORNO – Alleati al governo, in contrapposizione (ancora una volta) in Toscana sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti. Protagonisti il M5s e la Lega a Livorno dopo l’approvazione del cosiddetto “ius soli alla livornese”, un mozione con cui il consiglio comunale alla quasi unanimità ha approvato la proposta di due consiglieri dei gruppi “Futuro!” per concedere la cittadinanza onoraria a tutti i bambini nati a Livorno da genitori stranieri in occasione della Giornata dell’infanzia del 20 novembre prossimo.
Contraria in assemblea solo Forza Italia, secondo cui si tratta di un “atto simbolico inutile”. All’attacco però subito è andata la Lega cittadina (che no ha rappresentanti in consiglio): il coordinatore dei giovani leghisti livornesi Luca Tacci definisce i riconoscimenti delle “medaglie elargite da una sinistra incapace di capire le vere esigenze della popolazione”.
Si apre così un nuovo capitolo di polemiche tra Lega e i Cinquestelle labronici, dopo le uscite del sindaco Nogarin contro la chiusura dei porti pubblicate e rimosse su facebook su invito di Di Maio dopo le critiche di Salvini, o le critiche alle parole omofobe del ministro Fontana. E se il sindaco Nogarin conferma l’appoggio alla misura definendolo un “atto dal forte valore politico”, l’imbarazzo di parte dei grillini livornesi trapela dal commento della vicesindaco Stella Sorgente: “Impossibile dare la cittadinanza onoraria a tutti i bambini di genitori stranieri, sarò una cerimonia simbolica”