TOSCANA – Non si spegne il confronto politico riaccesosi sugli aeroporti toscani. “Bisogna adeguare l’aeroporto di Firenze, altrimenti non avrà prospettive”. Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, torna sul potenziamento di Peretola, all’indomani dello scontro tra il ministro Toninelli e il presidente di Enac Vito Riggio, su quale soggetto sia deputato a valutare in ultima analisi il progetto della nuova pista e della nuova aerostazione.
“Se si dovesse cancellare questa prospettiva – ha affermato Rossi, ricalcando la posizione espressa più volte da Enac – si dovrebbe rivedere il piano nazionale degli aeroporti, il che significa cambiare il ruolo della Toscana.
Il che però è esattamente quel che sembra avere in mente il M5s, come conferma il capogruppo pentastellato in consiglio regionale toscano, Giacomo Giannarelli, stamani a microfoni di Novaradio: “La decisione spetta alla politica, quindi al ministro, dopo una valutazione attenta costi-benefici che impiegherà almeno due mesi”. “La nostra idea – ha aggiunto – è fare di Firenze un city airport da 2 milioni di transiti annui, e sfruttare al massimo le potenzialità di Pisa rivedendo il suo uso militare, facendone uno scalo da 8 milioni di passeggeri l’anno, e potenziando i collegamenti Firenze-Pisa”.
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Tutto da capire se questo orientamento sia o meno condiviso dall’alleato leghista, che non ha una posizione chiara sul tema ed anzi appare diviso a seconda dei territori.