Mark Lanegan & Duke Garwood
“With Animals”
Etichetta: Heavenly Recordings
Distribuzione: Self
Promozione: Spin-go!
Uscita: 24 agosto 2018
Pubblicato via Heavenly Recordings il 24 agosto, “With Animals” è il secondo album a doppia firma Mark Lanegan e Duke Garwood: 12 brani spettrali e robusti, spesso definiti dallo spazio tra i suoni. Un fischiettio spettrale si muove intorno ad una nota pulsante in “Lonesome Infidel”; la dura storia di “Feast to Famine” fluttua sopra ai riff di chitarra così distorti da essere a malapena riconoscibili. Lanegan e Garwood hanno condiviso il video per “Save Me”, primo singolo e traccia d’apertura dell’album e hanno annunciato una serie di date per questo autunno in Europa.
Negli ultimi dieci anni i due artisti hanno lavorato insieme all’album “Black Pudding” nel 2013 e agli album solisti di Lanegan (Garwood ha contribuito a Blues Funeral del 2012, a Gargoyle del 2017 e subito dopo ha partecipato al tour come musicista nella band di Lanegan). La tecnologia è venuta loro in aiuto rendendo possibile una collaborazione da punti diversi del globo: Garwood da Londra e Lanegan da Los Angeles.
“Negli anni abbiamo registrato insieme o da soli. Questa volta ho iniziato l’album da solo” – ha detto Garwood – “E’ arrivato come un flusso, mi sono messo al lavoro ed è uscito qualcosa. La nostra musica è istinto, non c’è molto da dire, solo creare. Penso che se sei in pace con il tuo lavoro e lo senti giusto, fluisce facilmente. La musica non è pensata per essere difficile. Però ogni tanto ti può ridurre in cenere. Fare musica per un cantante, che permetta di vivere con quella canzone, significa colpire l’anima. Non c’è un hit senza una perdita. È un album curativo per noi creatori e anche per gli ascoltatori. Cresce in modo naturale. Noi siamo i giardinieri dei sentimenti sonori.”
Se “Black Pudding” metteva la chitarra lunatica di Garwood al centro del palco, “With Animals” è costruito con una nuova prospettiva: analogico e polveroso, suona come se Lanegan e Garwood si fossero rintanati in uno studio di registrazione dei ’60 mentre un’apocalisse impazza fuori. Brani in loop suonano come se fossero stati estratti da “There’s A Riot Goin’ On” degli Sly & the Family Stone, mentre frammenti di linee melodiche richiamano il suono di producer come Burial o Boards of Canada.
Le polverose canzoni di With Animals sembra che siano state composte in compagnia di anime notturne. “Nonostante molte di queste canzoni fossero state registrate durante il giorno,” ha detto Duke, “Prima che il sole si alzi troppo…quel sound notturno è sempre lì nel mio cuore. Suppongo sia sempre mezzanotte da qualche parte.”
Il brano più emozionante e diretto è “Desert Song”. In due minuti di acustico, Lanegan dichiara l’impossibile: “Please let me continue this dream / even though it can’t be believed”. Come Duke fa notare, l’ascoltatore è lasciato con l’impressione che non sia una coincidenza. “Dopo otto giorni trascorsi a registrare il grosso del lavoro, siamo andati a Joshua Tree per suonare ad un festival di beneficenza. Mi svegliai prima del sorgere del sole; la mente fu travolta dalla vista dell’alba. Scrissi “Desert Song” proprio lì e la registrammo la notte stessa. Penso davvero che non fosse affatto una coincidenza.”
È un finale puro e spontaneo, proprio quello in cui uno potrebbe sperare – una catarsi, un’alchemia creata da due talenti brillanti e singolari. A mille di queste albe… e anche a quei raduni notturni.