Superamento campi rom, i sindaci di centrodestra dicono “no”

TOSCANA – Comuni della Toscana divisi di fronte al piano predisposto della Regione Toscana per il superamento dei campi rom in cui vivono circa 2.100 persone, che prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro circa per lo smantellamento delle strutture, e fondi aggiuntivi per l’inserimento scolastico dei circa 700 ragazzi presenti, mediante progetti che saranno predisposti dai Comuni.

A firmare il protocollo di intesa, i sindaci di Firenze, Prato, Lucca, Carrara e Sesto Fiorentino, ma non quelli governati dal centrodestra: Pisa – dove si calcola risiedano circa un terzo dei rom toscani – Pistoia, Arezzo, Grosseto e Massa.

“Stupito” per il rifiuto si dice il governatore toscano, Enrico Rossi, che stigmatizza scelta dei sindaci che “inseguendo la Lega fanno loro il solito ritornello ideologico ‘prima gli italiani‘, dimenticando che gran parte dei Rom sono cittadini italiani a tutti gli effetti”. Da Rossi poi l’invito a far prevalere il buonsenso e l’impegno ad “eliminare con strumenti umani e razionali la vergogna del degrado dei campi” rom.