FIRENZE – La Toscana mantiene la posizione più alta in classifica tra le regioni del centro-nord, restando al 6/o posto nella classifica nazionale, nel rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato oggi a Firenze. In regione sono state 2.138 le infrazioni accertate (il 7,1% del totale nazionale, tre decimi di punto in più rispetto all’anno precedente), contro le 1.722 dell’anno scorso: 2.222 le denunce, 14 gli arresti, 412 i sequestri.
“Non è una situazione che ci può far stare tranquilli – ha affermato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – ci classifica dopo le regioni a stabile insediamento mafioso. E’ un dato che ci invita a fare di più tutti insieme come sistema paese, come forze sane della nostra società”. >>> Ascolta
Il rapporto quest’anno registra un peggioramento nel settore del cemento illegale (dove la Toscana sale dal 7/o al 6/o posto nazionale dei reati) e in quello dei rifiuti (dal 6/o al 4/o posto, con 539 infrazioni accertate, 779 persone denunciate, 10 arresti e 218 sequestri effettuati); ma il posizionamento toscano peggiora anche su archeomafie e incendi dolosi.