FIRENZE – Tratto dal “De profundis”, la lunga lettera che Oscar Wilde scrisse alla fine dei due anni di carcere e lavori forzati a cui era stato condannato per il reato di “sodomia” al suo amante Bosie, “Dal profondo del mio cuore” è lo spettacolo che debutta domani e venerdì 13 luglio alle 21.30 nell’Ex carcere delle Murate (Le Murate Progetti Arte Contemporanea).
Con l’interpretazione di Lorenzo Terenzi, le musiche originali di Marco Baraldi e la regia, l’adattamento e le scene curate da Dimitri Milopulos, lo spettacolo rppresenta “l’intimità di un uomo, nel momento della più grande delle sue sofferenze, quella dell’amore “che non riesce a pronunciare il suo nome”, e della sconfitta nell’assordante isolamento della sua cella.”
“Sono passati 120 anni da quell’infausto periodo ma oggi come allora viviamo in una società che etichetta, giudica, si professa “moderna” e libera ma che ancora oggi libera non è. Siamo tutti imprigionati all’interno di gabbie mentali di diversità, di paura, di pregiudizio”. Scrive Dimitri Milopulos “Le emozioni di Oscar Wilde durante la prigionia in cella e durante la prigionia in libertà – quando era fuori dal carcere ma comunque ingabbiato nel giudizio della società – sono le stesse emozioni che tante persone vivono oggi, perché etichettate e rifiutate dal mondo che le circonda.”.
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