ROMA – Rodolfo Fiesoli, il fondatore della comunità ‘Il Forteto’, al centro di varie inchieste per maltrattamenti e violenza sessuale, è stato scarcerato a seguito di una decisione della Cassazione del 5 luglio scorso, dopo un ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Lorenzo Zilletti.
Dopo la scarcerazione è in stato di piena libertà e non è rientrato alla comunità de Il Forteto, a Vicchio di Mugello, dove non è tornato dal 2011 quando fu arrestato. Starebbe cercando una sistemazione diversa. Al momento è ignota la località dove si trovi.
Fiesoli era in carcere dal 23 dicembre scorso, giorno in cui era stata confermata in via definitiva la condanna a 15 ani e 10 mesi di carcere per gli abusi compiuti ai danni dei minori affidati alla comunità. Contro quella la decisione i difensori hanno proposto un altro ricorso in Cassazione su cui c’è stata udienza il 5 luglio. La suprema corte, accogliendo il ricorso, ha stabilito che in attesa che la pena sia stata quantificata in modo univoco – una parte delle accuse sono state stralciate dal processo e si attende ancora una sentenza definitiva – Fiesoli debba tornare in libertà.