FIRENZE – Si terranno domattina alle 10, in forma privata, i funerali di Duccio Dini, lo scooterista travolto e ucciso domenica scorsa nella folle carambola tra auto in via Martini all’Isolotto.
Firenze osserverà il lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici e bus Ataf listati a nero; anche i negozi sono stati invitati ad abbassare le serrande.
Una fiaccolata silenziosa, senza bandiere ne simboli, convocata dagli amici e dei familiari di Duccio prenderà il via domani dalle 21 sera da Villa Vogel. Un altro presidio convocato per la stessa ora in piazza del Grano (dietro Palazzo Vecchio) è stata annullata confluirà nell’iniziativa dell’Isolotto.
Intanto non si arresta la polemica anti-rom, dominata dalle richieste securitarie all’insegna del “pugno duro” e della “legalità”. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, annunciando che domani sarà anche “lutto regionale”, parla della necessità di rivedere la legge sull’assegnazione delle case popolari per impedire che “chi ha carichi pendenti” con la giustizia: “Chi vive in case pubbliche deve essere degno di starci”.
Assieme al Comune di Firenze, anche la Regione Toscana rende noto l’intenzione di costituirsi parte civile nel futuro processo contro i responsabili della morte di Duccio. La notizia emerge dopo l’incontro, oggi, tra il presidente regionale Enrico Rossi con Marco Garrisi, padre della fidanzata di Duccio e avvocato, che si è offerto di rappresentare la famiglia Dini.
“Quando verrà Salvini chiederò che ci dia una mano per finanziare il piano dello smantellamento dei campi rom” ha dichiarato il governatore Rossi, aggiungendo che chiederà “la copertura della pianta organica della polizia di Stato, e che i nuovi assunti siano messi a presidiare le strade: a Firenze mancano 100 poliziotti”. Poi avverte: “Bisogna stare attenti al razzismo, alla discriminazione, ad alimentare l’odio razziale che farebbe davvero trasformare la Toscana in un Far west”.
“Lo scandalo dei campi rom” che a dell’Italia un caso unico in Europa – dice ancora Rossi – deve essere eliminato attraverso il loro superamento. Ma qui no siamo a Roma – rivendica – siamo la Regione che maggiormente ha lavorato coi fondi europei per il loro smantellamento: a Firenze, Pisa, san Giuliano, Lucca. Ma – conclude – evitiamo ogni strumentalizzazione.