FIRENZE – “L’idea che il capo dello Stato sia un mero notaio che recepisce le proposte e le decisioni del mondo politico è un’idea profondamente sbagliata, che non trova riscontro nella Costituzione”. Agli attacchi di Matteo Salvini verso il Capo dello Stato sembra rispondere l’insigne costituzionalista Paolo Caretti, oggi parlando davanti ai circa cento partecipanti al sit-it “a difesa della Costituzione” e in difesa del presidente della Repubblica. Caretti si è detto soddisfatto del fatto che “sia un po’ uscita di scena l’idea veramente fuori luogo di pensare a una messa in stato d’accusa del capo dello Stato per attentato alla Costituzione”.
“Ci sembrava – ha aggiunto Caretti – che fosse del tutto inopportuno che si aprisse anche una crisi istituzionale, perché mettere in discussione le istituzioni è qualche cosa che poi ci saremmo trascinati dietro anche in futuro”. “Possiamo anche, com’è giusto che sia, criticare l’operato del capo dello Stato – ha spiegato – ma non sul piano del rispetto della Costituzione”
Il sit-in, cui hanno aderito altri docenti come Andrea Cardone e Maria Cristina Grisolia è stato organizzato stamani al polo di scienze sociali di Novoli da un gruppo di studenti di Giurisprudenza, “Abbiamo deciso di farlo senza alcun colore politico – ha detto Alessio Franchino, studente di Giurisprudenza e segretario dei Gd di Firenze – oggi siamo qui a difendere le istituzioni, e non a sindacare sulle scelte politiche”. Tra i partecipanti, anche alcuni allievi dell’ex premier incaricato, Giuseppe Conte, che ieri per si è fatto rivedere per la prima volta in dipartimento dopo i giorni passati sulla ribalta politica, regalando ai cronisti che lo aspettavano solo un laconico “no comment”.
