PRATO – La procura di Firenze sta indagando anche per omicidio e occultamento di cadavere di una ragazza nigeriana nell’ambito dell’inchiesta che ha portato al fermo di tre persone, tutte originarie della Nigeria, accusate di tratta, sfruttamento della prostituzione, stupri di gruppo e violenze nei confronti di giovanissime connazionali costrette a vendersi in Italia.
La ragazza sarebbe scomparsa dalla casa di Prato dove sarebbero avvenute le violenze e le ragazze sarebbero state costrette a prostituirsi. Alcuni testimoni avrebbero raccontato di una giovane ferita all’addome con una bottiglia dallo stesso uomo che avrebbe organizzato con altri connazionali stupri e violenze per costringere le ragazze a continuare a prostituirsi e a consegnare i soldi del riscatto percepito per portarle in Italia.
La ragazza sparita veniva sfruttata dai tre connazionali in un appartamento del centro di Prato in via Ferrara 30/e, all’interno del quale durante una festa dove venne consumata anche cocaina, l’uomo arrestato la ferì causandole una grave emorragia. La ragazza, sempre secondo la ricostruzione investigativa disponibile al momento, implorò l’uomo di portarla in ospedale ma lui non l’avrebbe aiutata. La ragazza fu vista vestirsi ed uscire dall’appartamento, poi non se n’è saputo più nulla.
Per i tre finiti in carcere il gip di Prato Angela Fantechi non ha convalidato il fermo ma ha comunque disposto la custodia cautelare. Il provvedimento riguarda due donne, Ogbol Joy Jeremiah, 40 anni e Linda Ify Haruna, di 34 anni, e un 48enne, Jerry Ogboy Atoe, di 48 anni, accusati a vario titolo di tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, traffico di stupefacenti, minacce, lesioni e violenza sessuale.