FIRENZE – Dal 18 al 22 aprile è in prima nazionale al Teatro Era di Pontedera “Quasi una Vita. Scene dal Chissàdove”, con la regia di Roberto Bacci che cura la drammaturgia insieme a Stefano Geraci.
Lo spettacolo prende spunto dai ricordi di Dario Marconcini e Giovanna Daddi, una coppia nella vita, nell’intimità delle mura domestiche, così come nell’arte.
Un lavoro che parte dal sodalizio storico e artistico di Roberto Bacci con i due attori e affonda le radici negli anni ’70, quando insieme fondarono il Teatro di Pontedera, contribuendo a rendere a la cittadina del pisano una capitale periferica della cultura, pensato in grande, fatto di legami veri, primo fra tutti con l’Odin Teatret e poi con Jerzy Grotowski.
Sfuggendo al fascino della biografia, Dario e Giovanna appaiono in scena pronti per la definitiva partenza per il Chissàdove, circondati dalla presenza di quattro personaggi che si dichiarano attori. Roberto Bacci passa dall’individuale all’universale e si interroga su ciò che resta di noi dopo la nostra dipartita, sul senso dell’attraversare l’ultima porta che resta nascosta oltre la quale ci attende un incerto viaggio nel Chissàdove.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, che chiuderà la stagione del Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci, dall’11 al 13 maggio, nell’ambito della XXV edizione del Festival Fabbrica Europa.
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