PRATO – “Siamo stati molto rigorosi, e lo saremo anche in futuro ha detto. Lasciare a casa chi non è in regola con i vaccini dispiace perché ci rimettono i bambini, ma su questo non si può scherzare”.
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni difende la scelta del Comune, che ieri ha comunicato le prime sospensioni da scuola per i bambini non in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste dalla recente legge sull’obbligo vaccinale: 8 bambini, 5 iscritti alla scuola materna, 2 all’asilo nido e 1 ad uno spazio gioco, che da ieri non frequentano più il servizio. Tutte le famiglie coinvolte sono state pienamente informate e sono consapevoli della situazione: i bambini non si sono presentati a scuola, ma, fa sapere l’amministrazione comunale, potranno rientrare semplicemente presentando la prenotazione del vaccino.
Oltre a Prato, pochi i casi di sospensioni analoghe: 3 i bambini rimasti a casa a San Giuliano terme (Pisa), nessuno al momento a Firenze. Livorno l’amministrazione comunale espressa dal M5s, da sempre più vicino alle posizioni no vax, ha apertamente annunciato il “boicottaggio”: “Nessun bambino sarà costretto ad abbandoare la scuola” ha dichiarato l’assessore alla scuola
“Un amministratore può contestare le leggi, ma deve sempre rispettarle – aggiunge, facendo riferimento ad altre amministrazioni comunali, coma d esempio quella di Livorno, che hanno annunciato che non procederanno con le sospensioni – soprattutto modo quando si mette a repentaglio la salute degli altri bambini”. “Qui ci son indicazioni di carattere scientifico, studi di esperti che vanno rispettati. E’ stato fatto un lavoro lungo dal governo alla regione ai medici e gli esperti”. >>> Ascolta