PISA – Non ci fu corruzione, ma solo due episodi di false fatture da parte di un’agenzia di viaggi. In attesa del ricorso già annunciato dalla procura, il gup di Pisa, come scrivono oggi alcuni quotidiani locali, ha deciso il non luogo a procedere per 18 degli indagati nell’inchiesta di Nas di Livorno e procura di Pisa che aveva ipotizzato una rete corruttiva tra pediatri toscani e informatori scientifici di alcune aziende che commercializzano latte in polvere.
Per l’accusa i medici avrebbero indotto le mamme a utilizzare latte artificiale al posto di quello materno, ricevendo in cambio vantaggi. L’indagine, il 21 novembre 2014, aveva portato agli arresti domiciliari 12 pediatri, il manager di un’azienda e 5 informatori, oltre a suscitare scalpore e anche l’intervento del ministro Beatrice Lorenzin. Ventitrè in totale gli indagati.
Davanti al gup due pediatri sono stati giudicati con rito abbreviato e assolti, altri 18 tra medici e informatori farmaceutici sono stati prosciolti. Rinviati invece a giudizio due impiegati di altrettante agenzie di viaggi livornesi per due fatture false, mentre una terza imputata per lo stesso reato è nel frattempo deceduta.