FIRENZE – Luoghi, opere, ma anche scene di vita di Michelangelo Merisi sono protagoniste di “Caravaggio: l’anima e il sangue”, il film-evento dedicato alla vita, alle opere e ai tormenti del grande artista in proiezione in versione italiana al Cinema Odeon di Firenze da lunedì 19 a mercoledì 21 febbraio.
Artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, Caravaggio è raccontato attraverso un viaggio narrativo e visivo tra i luoghi in cui ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta.
Un’approfondita ricerca documentale negli archivi che custodiscono traccia del passaggio dell’artista, ci conduce in una ricostruzione sulle tracce e i guai di Caravaggio e alla scoperta delle sue opere, di cui circa 40 trattate nel film, che, grazie all’impiego di evolute elaborazioni grafiche, di macro estremizzate e di lavorazioni di luce ed ombra, prendono quasi vita e corpo, si confondono con la realtà dando una percezione quasi tattile.
La consulenza scientifica è stata affidata al prof. Claudio Strinati, storico dell’arte esperto del Caravaggio, che nel film racconta la figura dell’artista in stretta correlazione con le sue opere. Ad arricchire il film altri interventi di esperti.
La voce dell’io interiore di Caravaggio, emotiva, evocativa ed al tempo stesso intima, è quella di Manuel Agnelli. La voce fuoricampo del frontman degli Afterhours sulle scene fotografiche traduce così il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere e raccontando le emozioni, spesso violente, che albergano in lui, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.