FIRENZE – Il rapporto tra un padre e un figlio, e le loro vite messe a confronto sono al centro di “Mio padre votava Berlinguer”, lo spettacolo che la compagnia torinese Bonawentura porta sul palco del Teatro delle Spiagge questo sabato alle 21.00.
Il testo di Pino Roveredo, tratto dall’omonimo romanzo, con la regia di Massimo Navone, mette in scena due generazioni a confronto e una vera e propria confessione di un uomo a suo padre. Un padre, operaio-calzolaio e sordomuto, ormai scomparso, ma ancora vivo nel ricordo e nelle parole del protagonista, un buon padre, ma con il vizio dell’alcol, che votava Berlinguer, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era “una brava persona” (citando Gaber). Attraverso questa confessione il figlio ripercorre la sua vita tra cadute e risalite, private e pubbliche.
In scena tre artisti, Pino Roveredo, Alessando Mizzi e Tania Arcieri (organetto), e tre linguaggi, letturatura, recitazione e musica, che rendono possibile l’impossibile incontro tra un padre e un figlio.
“E’ dall’equilibrio di queste espressività che prende vita il nostro spettacolo” scrive il regista in una nota. “La vera protagonista è la ‘scrittura’. Scrittura intesa come atto creativo autentico, che proietta l’esperienza personale dell’autore, la sua memoria, la sua visione del mondo che cambia, attraverso temi che ci riguardano tutti e su cui si sente l’urgente bisogno di una riflessione condivisa. Parole che saranno anche protagoniste dello spazio scenico, scandito da 10 grandi fogli sospesi su cui è impresso il testo dell’intero spettacolo.”