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“Chi non è antifascista è indegno della comunità democratica”

today15/02/2018

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STAZZEMA – “Troviamo necessario aderire a un elenco di quelli che dicono che il nazifascismo è stato il male assoluto e che se c’è un luogo simbolo quello è Sant’Anna di Stazzema, e purtroppo non è il solo”.

Così Matteo Renzi, spiega il senso della sua visita stamani, assieme allo stato maggiore del Pd, al sacrario che ricorda la strage di Sant’Anna di Stazzema (560 persone trucidate dai nazifascisti l’12 agosto del 1944), per dare un’adesione anche “fisica” all’anagrafe antifascista on line lanciata da Comune di Stazzema, che in un mese e mezzo ha raccolto oltre 33 mila adesioni.

“I nazisti non avrebbero potuto fare quello che hanno fatto senza l’aiuto dei fascisti italiani, siamo stati corresponsabili e non c’è revisionismo che possa cancellarlo” ha detto. “Abbiamo il dovere della memoria, senza cui non si può gustare la democrazia e non c’è un futuro” ha aggiunto: “Il fascismo appartiene al passato ma quelle idee vanno combattute ancora oggi, e quando qualcuno spara con il Mein Kampf sul comodino, non dobbiamo sottovalutare la grave emergenza educativa alla base di quel disastro”.

“L’antifascismo non è un cliché de passato ma un elemento costitutivo del nostro futuro: chi non è antifascista non può far parte della comunità democratica italiana” ha detto ancora l’ex premier. Con lui, che prima di salire al sacrario ha parlato con alcuni superstiti e deposto una corona al cippo che ricorda la strage, tanti esponenti nazionali e ministri candidati. “Ho provato imbarazzo per lui” ha detto di Salvini il vicesegretario Maurizio Martina: “Un leader politico che traduce solo in propaganda violenta la sua campagna elettorale”. “Vorrei invitare veramente Salvini a venire qui” l’appello della ministra Valeria Fedeli, candidata Pd a Pisa: “Chi disconosce la nostra storia non può portarne avanti i valori”.

Lungi dagli appelli all’unità e alla condivisione, il tema dell’antifascismo continua a dividere gli schieramenti. A Grosseto la maggioranza di centrodestra del consiglio comunale ha bocciato la mozione che voleva introdurre l’adesione preventiva ai valori antifascisti e antirazzisti per ogni manifestazione pubblica, proposta dal Pd sul modello di Firenze e Pisa. Un trionfo per il consigliere di Casapound, Gino Tornusciolo, che ha postato su Fb una foto con sfondo nero e la scritta “Grosseto non è antifascista”. Ad applaudire al rigetto della mozione anche tutta la giunta comunale e il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna: “Non interessa a nessuno se Grosseto è fascista o antifascista – taglia coro – sono passati 70 anni. Discutere di queste cose è solo tempo rubato al’amministrazione”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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