FIRENZE – I due volti della violenza di genere sono al centro di “Sorry, Boys. Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze”, lo spettacolo di Marta Cuscunà, in scena al Teatro di Rifredi da giovedì 1° a sabato 3 febbraio.
Lo spettacolo, terza parte del progetto “Resistenze Femminili”, mette in scena grazie ad un intreccio di voci per raccontare una storia realmente accaduta nel 2008 a Gloucester, nel Massachusetts. Diciotto ragazze di una scuola superiore, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente. Non si tratta di una coincidenza, ma di un patto segreto: le 18 ragazze avrebbero deciso di rimanere incinte nello stesso momento per aiutarsi una con l’altra e allevare i bambini tutte insieme, nella stessa casa, in una specie di comune femminile, per proteggersi così dalle violenze maschili che vedono subire o subiscono quotidianamente nell’ambito familiare. Violenze così gravi e ripetute che spinsero 500 uomini della cittadina ad organizzare una marcia di protesta per sensibilizzare la comunità al problema. Uomini contro la violenza consapevoli del fatto che la violenza maschile è un problema delle donne ma che soltanto gli uomini possono veramente risolverlo, cambiando la cultura maschile dominante che continua a causare queste tragedie. Attraverso 12 ‘teste mozze’ di carta pesta Martà Cuscunà, sola sulla scena, da voce a i genitori, il preside, l’infermiera della scuola e i giovani maschi, i padri adolescenti.
Per lo spettacolo sono previsti sconti speciali per i soci Arci.
>> Ascolta l’intervista a Marta Cuscunà, ospite di News Box <<