FIRENZE – Sono quattro le funzioni individuate dal Comune di Firenze per il futuro del complesso di Santa Maria Novella, sintetizzare dopo la ‘Call for Ideas’ lanciata dall’amministrazione lo scorso anno per la valorizzazione dell’area corrispondente al Monastero Nuovo, ex sede della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, tornata al comune nel 2016.
Al centro il concetto che identifica il complesso come una “nuova porta della città”, letteralmente divisa in quattro per accogliere funzioni completamente diverse, ma integrate e affiancate. La parte più moderna, quella più vicina a via della Scala, affacciata su piazza della Stazione, sarà quindi destinata alla ‘sicurezza’ e continuerà ad ospitare l’Arma dei Carabinieri, la sezione del chiostro grande invece avrà ‘funzione museale’ e grazie a cinque milioni provenienti dal Patto per Firenze ospiterà l’ampliamento del percorso museale esistente e una nuova sede di “Firenze com’era”, archivio fotografico del Comune di Firenze (attualmente alla Biblioteca delle Oblate) comprendente 112.000 documenti, provenienti da vari fondi storici. Il complesso del Monastero Nuovo, assegnato tramite un bando pubblico, diventerà un polo per l’alta formazione in materia di innovazione scientifica, tecnologica e culturale, mentre l’ultima ‘sezione’ dell’ex monastero diventerà un nuovo spazio civico e location per eventi e congressi pubblici e privati (affiancandosi al polo fieristico composto da Fortezza e Pala Congressi), ospitando inoltre un visitor center dove reperire informazioni sull’offerta culturale della città, oltre alla nuova sede comunale per la celebrazione dei matrimoni civili. Per quanto riguarda la tempistica, sono già in corso i lavori di ampliamento museale, mentre quest’anno sarà istituito il bando di concessione e saranno ufficializzati i nuovi spazi per i matrimoni. Il complesso inoltre sarà tra i luoghi dell’Estate Fiorentina 2018, mentre i lavori di valorizzazione cominceranno nel 2019.
Ad ispirare il Comune proprio le proposte di valorizzazione scientifico-culturale arrivate con la Open Call, tra queste quella dell‘Istituto Storico della Resistenza, che avrebbe trasformato ex convento in una Casa della cultura e della Storia del Novecento e del tempo presente, il Polimoda, che ha proposto il trasferimento a Santa Maria Novella della propria sede, Schweigkofler Communications srl, che Costituzione di un Visitor Centre 2.0 articolato in più aree ad accesso e destinazione diversificate.