FIRENZE – 6 anteprime nazionali, dall’Egitto violento di Omicidio al Cairo alla tensione in Corea nella nuova pellicola di Kim Ki Duk, in programma da stasera al Teatro Verdi e al Cinema Stensen. Torna la rassegna a cura di Fondazione Stensen e Stefano Stefani in collaborazione con il Teatro Verdi, che da stasera al 26 febbraio porterà nelle due sale i migliori film transitati dai festival internazionali.
A inaugurare le proiezioni stasera alle ore 21.00 al Teatro Verdi Omicidio al Cairo di Tarik Saleh, Gran premio della Giuria Sundance Film Festival. È un thriller politico lungo le strade della capitale egiziana, dove corruzione e autoritarismo si intrecciano. Un film crudo che mette in mostra la corruzione e la violenza della polizia egiziana, dai servizi segreti agli agenti della strada. Grande attesa anche per l’ultimo film della rassegna (martedì 26 febbraio allo Stensen) Il prigioniero coreano di Kim Ki Duk, un film politico che racconta un Paese diviso dalla guerra e dalle frontiere, critica le ideologie delle due Coree.
Sempre al Verdi in programma The woman who left di Lav Diaz (martedì 6 febbraio al Verdi), Leone d’oro Festival di Venezia, una storia ispirata a Tolstoj, con al centro una figura femminile generosa e paziente, che esce dal carcere dopo un’ingiusta detenzione e va alla ricerca della sua memoria e della sua vita sospesa.
E poi La camera azzurra (1martedì 2 febbraio allo Stensen), adattamento cinematografico del grande classico dello scrittore giallista Simenon. Un uomo e una donna, l’amore nel segreto di una stanza. Dopo la passione, lui viene arrestato e, di fronte alle domande della polizia e del giudice, cerca le parole. Altro film in programma (martedì 20 febbraio al Verdi) è Egon Schiele di Dieter Berner, che racconta la vita e le opere del grande artista austriaco, morto prematuramente a 28 anni, lasciando dietro di sé una nuova iconografia femminile e un contributo fondamentale all’espressionismo.