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Liberi e Uguali, la campagna parte dall’ “economia della bellezza” – ASCOLTA

today19/01/2018

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FIRENZE  – “Tra il 22 e il 25 dovremmo finalmente mettere una parola fine alla soap opera delle liste elettorali”. Parola di Rossella Muroni, coordinatrice della campagna elettorale di Liberi e Uguali, oggi a Firenze per la prima “uscita” della campagna elettorale della Toscana.

Un lavoro non semplice, quello che aspetta Liberi e Uguali, che nella scelta dei candidati deve trovare la quadra tra le istanze delle sue componenti di Mdp, Sinistra Italiana e Possibile. “I numeri non sono quelli in uscita, naturalmente – avverte Muroni – e poi soprattutto si tratta di due partiti diversi con aspettative anche non sempre convergenti”. >>> Ascolta

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    Liberi e Uguali, la campagna parte dall’ “economia della bellezza” – ASCOLTA Redazione Novaradio

Tra le questioni che  LeU deve affrontare in questi giorni, le differenti prospettive sugli scenari post-elettorali: ad esempio l’ipotesi di appoggio ad un  “governissimo” prospettata da D’Alema ma subito criticata da molti dentro LeU. “Mai con la destra” scandisce Muroni, che ritaglia per LeU un ruolo di responsabilità:  “Dobbiamo costruire una forte identità di sinistra, alternativa al centro-sinistra, che apre però ad una collaborazione “nella riscrittura di una legge elettorale che dia al paese almeno un po’ di stabilità”. >>> Ascolta

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Non mancano poi le tensioni con il Pd sui territori, come a Firenze, dove ieri si è consumata la rottura tra Pd e Mdp, con l’uscita di quest’ultimo dalla maggioranza. “Dove nei territori c’è un percorso anche di gestione del governo comune, laddove possibile, bisogna tenere” ha detto Muroni, spiegando però che “non si può stare insieme perché è un valore assoluto stare insieme”. >>> Ascolta

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In Toscana il tavolo tra Sel, Mdp e Possibile ha portato alla redazione di un “listone” che comprende 66 nomi, da cui saranno scelti i candidati nei collegi e nella parte proporzionale.

Tra questi ci sarà sicuramente Antonio Natali, già direttore della Galleria degli Uffizi. “Pensavo fosse necessario dare un segnale” dice, spiegando la decisione di candidarsi. Al centro della sua riflessione, anche la necessità di ripensare le politiche dei beni culturali, che non deve essere solo in senso economico ma in senso culturale. Durissima la critica verso la riorganizzazione dei musei nazionali voluta dal ministro Franceschini: “Mi chiese se fosse giusto fare dei grandi musei nazionali. Risposi: ‘Sì ma al massimo due o tre, non cinquanta’” >>> Ascolta

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Natali lancia qualche idea anche per Firenze:  navette gratuite verso i luoghi di interesse in periferia per alleggerire il centro dai flussi turistici; da superare anche le domeniche gratuite ai musei: “L’accesso – spiega Natali – deve essere veramente libero e fruibile a tutti ogni giorno dell’anno”.

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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