FIRENZE – Si terranno giovedì prossimo, 4 gennaio, nella basilica di San Miniato al Monte i funerali di Sofia de Barros, stroncata sabato scorso a solo 8 anni di età dalla leucodistrofia metacromatica, rara malattia degenerativa.
La bimba dal 2011 era stata sottoposta alla cosiddetta cura Stamina a base di infusioni di cellule staminali messa a punto dal sedicente medico Filippo Vannoni, poi rivelatasi del tutto infondata scientificamente, portando alla condanna del suo ideatore.
A seguito dell’avvio delle indagini sulla cura Stamina la famiglia si era fatta promotrice di una battaglia volta a non interrompere la cura, che sembrava dare comunque sollievo alla piccola e dando vita ad una associazione “Voa Voa – Gli amici di Sofia”.
Oggi che al bambina non c’è più, i genitori Guido de Barros e Cterina Ceccuti, confermano la bontà della battaglia: “Vannoni era un millantatore – spiegano oggi in alcune interviste – ma lo Stato ci ha lasciato soli di fronte alla malattia”. “La nostra battaglia prosegue in nome di nostra figlia – annunciano i due – per accendere i riflettori e l’attenzione pubblica sulla situazione di abbandono e disperazione delle famiglie che sono costrette a fronteggiare malattie pediatriche neurodegenerative sui propri figli”-