FIRENZE – I nonni i principali “caregiver” a supporto delle necessità delle coppie con figli, che quando devono ricorrere invece ad una baby sitter fanno affidamento soprattutto sul passaparola, in particolare amici o altri genitori.
Sono alcuni dei risultati emersi dalla ricerca “I bisogni di welfare delle famiglie con necessità di cura conclamate” realizzata da UP Umanapersone – Ipsos e presentata in un convegno oggi a Firenze della rete UP Umanapersone.
Dall’indagine emerge ad esempio che nelle famiglie con bambini 0-10 anni, la gestione dei figli crea difficoltà “molto spesso” in un caso su cinque, e “qualche volta” nel 59% dei casi. Il principale care giver sono i nonni (77%), che staccano di gran lunga le baby sitter (19%).
Quasi la metà del campione sente la necessità di supporti economici (18%), di una maggiore elasticità degli orari di entrata/uscita dalla scuola/asilo (15%) e di uno snellimento delle pratiche burocratiche per l’iscrizione al nido (6%).
E’ invece quando ci sono problematiche legati disturbi comportamentali o di apprendimento dei bambini, oppure invalidità e disabilità degli anziani, che le famiglie risultano “molto” o “abbastanza” interessate a occasioni di supporto, orientamento e formazione, come spiega Luca Comodo, tra i curatori della ricerca Ipsos. >>> Ascolta