FIRENZE – Per la prima volta agli Uffizi arriva il ‘cinema’: dal 7 novembre al 7 gennaio, in programma Ejzenštejn. La rivoluzione delle immagini, la mostra che ricorda i cento anni dalla rivoluzione socialista in Russia attraverso le opere grafiche del padre della Corazzata Potemkin.
Estetica del grande schermo, storia e disegno si fondono nella rassegna dedicata al cineasta russo ed accolta al primo piano della galleria fiorentina, dove per la prima volta vengono esposti 72 lavori grafici, provenienti dall’archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca (Rgali), realizzati da Eizenstein tra gli anni 30 e il 1948, anno della sua sua morte.
Le opere sono state scelte secondo due criteri: l’autonomia di queste prove grafiche, considerate dallo stesso regista una sorta di trascrizione automatica dei pensieri e lo stile dei disegni, contrassegnato da una linearità sintetica che rimanda al Tre e al Quattrocento e al tempo stesso appartiene a pieno titolo al clima artistico del periodo, tra echi surrealisti e deformazioni neo espressioniste.
L’esposizione ha anche una parte cinematografica, con proiezioni dei film del regista poste in collegamento con i lavori grafici accolti nelle sale e a confronto con capolavori del passato alle quali alcune sequenze si ispirano. Ci sono così a corredo immagini dell’Adorazione dei Magi, dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e dalla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, che svelano assonanze con il film incompiuto Mexico, e poi con Aleksandr Nevskij, l’Ivan il terribile (in visione anche la sua celebre sequenza a colori, realizzata nel 1946, tra le prime della storia del cinema e della quale la leggenda narra che fosse stata creata con pellicola sottratta ai nazisti dall’Armata rossa). A chiudere la sezione cinematografica, alcuni filmati della vita privata di Eizenstein.
Durante il periodo dell’esposizione, a ricordo della Rivoluzione d’Ottobre, gli Uffizi esporranno dalle finestre di una delle sale della mostra una grande bandiera rossa: “ma con il simbolo delle gallerie, anziché con la tradizionale falce e martello”, sottolinea Schmidt. Ascolta l’intervista a Eike Schmidt >>
A collaborare con le Gallerie degli Uffizi per la realizzazione della mostra anche la Cineteca di Bologna, che sta portando nelle sale italiane “La Corazzata Potemkin” in versione restaurata (A Firenze nei cinema Odeon e Stensen). “Un film – spiega Gianluca Farinelli, direttore della cineteca – che in Italia fino ad oggi non è mai stato proiettato nella sua versione originale e che invece rimane un caposaldo per montaggio, immagini e modernità”. Ascolta l’intervista >>