PRATO – Ci sono tre responsabili, secondo la Procura e i carabinieri di Prato, della
morte dei due immigrati cinesi nel rogo di una palazzina a Vaiano avvenuto
il 26 agosto scorso. Il gip ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare.
Nel carcere della Dogaia sono finiti due cittadini cinesi, un uomo e una donna, titolari di una ditta di confezioni abusiva, mentre per la proprietaria della casa trasformata in azienda il gip ha disposto la custodia cautelare ai domiciliari.
Le tre persone raggiunte dall’ ordinanza di custodia cautelare sono accusate di omicidio colposo aggravato ed incendio colposo aggravato. Sui due proprietari della ditta-fantasma pendono anche le accuse di omissioni dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
Secondo gli investigatori, nell’abitazione era stata impiantata abusivamente una ditta di confezione tessile con numerose postazioni, cosa di cui era pienamente e da tempo a conoscenza la proprietaria. Dall’analisi del suo computer sarebbe emersa una copia originale della lettera di diffida ai cinesi, che la donna dice di aver scritto pochi giorni prima del rogo, ma che sarebbe stata pronta già da due anni, da utilizzare in caso del bisogno.