Escher, quando la matematica diventa arte

PISA – “Escher. Oltre il possibile” è il titolo della mostra sull’incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher che si apre oggi  e fino al 28 gennaio a Palazzo Blu di Pisa.

Per la prima volta sulle rive dell’Arno arriva un’ampia rassegna – circa 100 opere – di tutti gli ipnotici, sorprendenti e spiazzanti capolavori del grande olandese, con il contributo di alcune curiose soluzioni espositive progettate dall’architetto Cesare Mari.

Insieme al fascino coinvolgente del mondo di Escher, l’esposizione è l’occasione per ripercorrere le tappe della creatività dell’artista, soffermandosi in modo particolare, spiegano i curatori, sui lunghi e decisivi soggiorni in Italia, tra scenari naturali e memorie artistiche che segnarono in modo profondo il suo stile.

Il giovane Escher infatti dopo l’apprendistato artistico presso l’incisore ebreo sefardita Samuel Jessurun de Mesquita (che morirà ad Auschwitz) nel corso degli anni ’20 e 30 compie numerosi viaggi in Italia, visitando anche diverse città della Toscana.