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Sputnik – Intervista a Luca Landi per Annibale Night x Connections x Exfila – 18 aprile 2025
FIRENZE – Regno Unito e Unione Europea devono riprendere il dialogo, per costruire, anche usando la loro “creatività”, “una forte partnership” fra “uguali” in vista dell’uscita dall’Ue.
La May, che si è presentata nell’aula magna dell’ex caserma Marescialli pochi minuti prima delle 15.30 in giacca antracite, collana d’argento e pantaloni verdi, ha parlato da un palco sovrastato da una grande mappa mondiale con la scritta “Shared history, Shared Challenges, Shared future”.
Un discorso con cui la premier britannica ha sancito la fine dell’idea di una hard Brexit e rilancia un processo di “divorzio”, se non consensuale, innovativo e costruttivo, e l’idea di una cooperazione che su alcune materie come la sicurezza, deve essere eccezionalmente stretta, “senza precedenti” per impegni reciproci.
“Progressi” nelle trattative sono stati fatti, ha sottolineato, anche se i colloqui sono “duri” su alcuni punti. In particolare la premier ha evidenziato la necessità di una cooperazione in materia di sicurezza, poiché è basata su “comuni valori” di democrazia, di libertà, di rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto”, evocando “un coraggioso e strategico accordo” di cooperazione “per proteggere i nostri popoli”.
Trovare un accordo, ha detto è un dovere di Londra e Bruxelles: “Gli occhi del mondo sono puntati su di noi” ha ricordato, dicendosi “ottimista” e speranzosa che “Bruxelles, Berlino e tutte le capitali europee” accolgano positivamente il discorso di Firenze come una piattaforma e come un segnale di disponibilità a costruire “una forte partnership”.
L’uscita dall’Unione Europea invece non è messa in discussione: “La Gran Bretagna non è mai stata pienamente a suo agio all’interno dell’Ue” ha ammesso, spiegando che per il suo paese vede un futuro “luminoso”: “I nostri fondamentali economici sono solidi”, ha detto, ricordando anche il valore del sistema accademico e d’istruzione del Regno e “lo spirito indomabile”.
La premier inglese ha avuto anche speciali parole di elogio per l’Italia, per essere “in prima linea nell’emergenza migranti” e ha lanciato un messaggio rassicurante agli stranieri che vivono, studiano e lavorano nel Regno Unito: “Vogliamo che restiate, siete preziosi per noi e vi ringraziamo per il vostro contributo” ha detto, aggiungendo che intende garantire i diritti dei 600 mila italiani residenti nel Regno Unito.
In prima fila ascoltare Theresa May, ben tre ministri del governo di Sua Maestà:Boris Johnson (Esteri), Philip Hammond (cancelliere dello Scacchiere) David Davis (segretario di stato per la Brexit). Proprio spesso e volentieri critico con la premier sui temi della Brexit, ha immediatamente lanciato un tweet di plauso al discorso, definendolo “ottimista, positivo e dinamico”.
Scritto da: Redazione Novaradio
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